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Mercatino di Natale

Mercatino di Natale

Sabato 17 e domenica 18 dicembre 2022

Il centro diurno Urlapicchio è lieta di invitarvi al mercatino dei prodotti artigianali. Tutti gli oggetti esposti sono stati creati a mano.

Il mercatino di terrà alla chiesa di San Paolo della Croce sabato 17 dicembre dalle ore 16:30 alle 19:00 domenica 18 dicembre dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:30 in poi.

Vi aspettiamo con tutti i nostri lavoretti.

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Il giardino che vorrei

Il giardino che vorrei

Il sogno delle ragazze e i ragazzi di Arcobaleno

Un giardino sensoriale che sorgerà all’interno della struttura realizzata dalla cooperativa sociale Arcobaleno. È questo il sogno delle ragazze e dei ragazzi che ogni giorno si trovano lì a svolgere le loro attività. Per crearlo è stata lanciata una campagna di crowdfunding che possa dare vita a questo spazio all’aperto, a cui è possibile contribuire, sulla piattaforma Eppela.

La struttura è stata acquistata qualche anno fa da Arcobaleno e completamente ristrutturata per rispondere alle esigenze delle famiglie con figli disabili. Ospita attività socio-assitenziali, socio-culturali e di animazione realizzate alcune in convenzione con gli enti pubblici territoriali e altre attraverso azioni di autofinanziamento. Un punto di riferimento per la comunità che sarà ulteriormente arricchito dal giardino per creare nuovi stimoli e nuove attività. “ll progetto prevede l'allestimento di un giardino sensoriale in una superficie di circa 380 metri quadrati antistante l'ingresso del centro. – spiega Sara Lavagnini, presidentessa della cooperativa sociale Arcobaleno - Il giardino offrirà uno nuovo spazio di fruizione outdoor sia per attività di animazione ludico-ricreative, sia per attività ed interventi volti all’inclusione sociale e alla valorizzazione delle abilità personali”.

Tutti i lavori saranno svolti coinvolgendo in ogni fase le ragazze e i ragazzi del centro e con la cooperativa sociale Melograno attraverso progetti di inclusione lavorativa. Nel giardino saranno installate piante tipiche della macchia mediterranea che si adattano facilmente anche alle condizioni di crescita in ambiente urbano e resistono alla siccità, alle alte temperature, all'inquinamento ed al contempo contribuiscono all'abbattimento dell'anidride carbonica. Anche le aiuole e il prato con “filosofia dry” saranno composti da piante che non necessitano di continua irrigazione e con una bassa manutenzione creando un giardino colorato e profumato. Per contribuire è possibile fare una donazione al link Eppela.

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“Il cielo è di tutti”

“Il cielo è di tutti”

Open day del nido La Freccia Azzurra di Roccastrada

Conoscere il nido La Freccia Azzurra di Roccastrada con una festa per tutti i piccoli della comunità. È per questo che la cooperativa sociale Arcobaleno aspetta bambini e ragazzi in piazza Dante Alighieri a Roccastrada sabato 28 maggio dalle ore 16.

Un pomeriggio all’insegna dei laboratori artistici per scoprire i progetti educativi del nido, conoscere le operatrici e le proposte educative, importantissime già dai primi anni di vita dei bambini. Durante la festa i genitori interessati potranno ricevere un invito per visitare il nido nei giorni 8 e 15 giugno dalle 10:30 alle 11:30.

Per maggiori informazioni chiamare il numero di telefono 388 82 61 289.

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Aria: inizio di una progettazione outdoor

Aria: inizio di una progettazione outdoor

Il progetto presentato dalla Cooperativa sociale Arcobaleno ha ricevuto un contributo dalla Fondazione CR Firenze

Gli Istituti Comprensivi di Follonica, assieme al Comune, la cooperativa sociale Arcobaleno, il collettivo di architetti Ecol – che ha curato la progettazione degli spazi –, le associazioni del Cantiere cultura e la collaborazione del circolo FestAmbiente, sono attori del progetto Aria, volto alla costruzione di un’aula all’aperto nel mese di settembre: un luogo simbolo da cui potranno scaturire percorsi formativi/informativi per insegnanti, genitori e attività per bambini e bambine di ogni età.

«Ci vuole tutto il villaggio per far crescere un bambino e una bambina» questo antico proverbio africano orienta le azioni del progetto Aria che pone una particolare attenzione al rapporto con il territorio e all’ambiente naturale nella consapevolezza che l'educazione delle bambine e dei bambini non è una peculiarità della scuola, ma è un processo globale: coinvolge tutti gli abitanti, le agenzie formative della città in un’ottica di cooperazione/corresponsabilità educativa. Il territorio si qualifica quindi non solo come "comunità educante" ma anche pedagogica e l’educazione non resta una questione privata ma un’esperienza di condivisione e di solidarietà. Questo il senso ed il significato del proverbio sopra riportato: il "villaggio" non è mai "spettatore" che osserva prima gli sforzi educativi della famiglia e che poi giudica quel percorso. Il "villaggio" è e deve essere la "rete" che sostiene – senza negare libertà – tanto i bambini quanto i genitori confrontandosi con l’ambiente esterno e con la natura.

Il progetto presentato dalla Cooperativa sociale Arcobaleno, quale soggetto nel nostro territorio esperto di outdoor education, ha ricevuto un contributo dalla Fondazione CR Firenze per cercare di strutturare maggiormente l'intervento in un contesto di cambiamento culturale e di visione e metodo didattico.

Il nuovo spazio all'interno dell'Ilva servirà per ricordare l’importanza di ritagliarsi momenti all’aria aperta, in natura, dove riprogettare e innovare le attività a partire da quelle scolastiche facendo tesoro delle difficoltà che questo periodo pandemico ha presentato. È stato necessario guardare fuori dalle finestre, fuori dalle aule scolastiche per riprogrammare gli incontri e le lezioni in sicurezza all’aperto: ecco che quello che prima veniva visto come pericoloso e sconosciuto, oggi diviene fonte di tranquillità, di salute e grande aula di apprendimento. Il "villaggio" infatti non è fatto solo di persone, ma anche di parco, pineta, mare: l’ambiente esterno si configura di per sé come aula di apprendimento, di esperienza e di vita.

Gli Istituti di Follonica non sono dotati di spazi attrezzati all’aperto e quindi questo progetto vuole iniziare a ripensare le aree verdi adiacenti le scuole, per essere finalmente utilizzate anche in orari non scolastici dal resto della comunità: lo spazio pubblico che si qualifica come contenitore di valori e produttore di capitale sociale. Inoltre in questo periodo dove le lezioni all’aperto hanno stravolto il classico metodo di insegnamento, è stato recepito il bisogno delle insegnanti di avere consigli, idee e un contributi creativi per affrontare in modo diverso le materie e inventare nuove modalità di trasmettere le nozioni. In questa insenatura entrerà la competenza del "villaggio" con le tante associazioni culturali, teatrali, musicali e creative della città: immaginare e ripensare le lezioni in modalità outdoor.

L’outdoor education viene rappresentata a livello internazionale come pratica necessaria sulla base dei frequenti indicatori di disagio e di malessere prodotti dalla "società del benessere" come la progressiva espropriazione delle esperienze a contatto con l'ambiente, in natura e i danni psicofisici causati dalla sedentarietà. I percorsi formativi saranno organizzati in stretta collaborazione tra Conferenza Zonale per l’istruzione, Comune e cooperativa sociale Arcobaleno che attiverà professionisti specializzati anche provenienti dalla Danimarca dove la cooperativa ha effettuato nel 2015 una visita-studio.

«Quando l'istituto comprensivo Leopoldo II di Lorena presentò la richiesta di condividere un progetto per un'aula didattica all'aperto, capii che i tempi per ragionare su un cambio di rotta nell'ambito dell'educazione cittadina erano maturi. - afferma Barbara Catalani, assessora allo sviluppo politiche educative e giovanili città di Follonica - Da mesi, come Amministrazione pensavamo di riscrivere alcuni percorsi partecipativi e formativi già in atto attraverso la creazione di un patto educativo di comunità. La richiesta di uno spazio nuovo sia nella forma che nella sostanza dove fare educazione e scuola è stata la spinta definitiva per accelerare un processo già iniziato e impegnare tutti nella riscrittura dei processi formativi delle bambine e dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi della nostra città».

Fonte sito del comune di Follonica.

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